Se sapessi vedere, al di là delle apparenze, in quel pezzo di pane sollevato davanti ai miei occhi il tuo sguardo pieno di tenerezza, Signore, non temerei più i miei dubbi e le mie paure, perché saprei che il tuo amore mi protegge da tutti e da tutti, compreso me. Se sapessi credere, al di là delle apparenze, alle parole del sacerdote che mi suggerisce quanto è vicino il “corpo di Cristo”, ti stringerei le mani con vigore, e guardandoti con ammirazione mi verrebbe da piegare le ginocchia perché non son degno di partecipare alla tua mensa, ma mi basta una tua parola per essere salvato. Se sapessi nutrirmi, al di là delle apparenze, del cibo per l’anima che è tuo dono, come il tuo amore, la tua fiducia, il tuo incoraggiamento, forse, finalmente, ce la farei anch’io a diventare pane, gioia, speranza per il prossimo che incontrerò sulla mia strada.
Non si vive senza cibo. Biologicamente siamo fatti così. Il miracolo del nostro corpo trasforma le sostanze che ingeriamo in energia vitale. Sì, abbiamo scorte per alcuni giorni, ma ben presto sentiamo un calo di zuccheri, un crampo allo stomaco, qualche segnale che ci dice quanto sia urgente nutrirci. In realtà il discorso vale anche per i bisogni interiori, relazionali, mentali e persino spirituali. È indispensabile assecondare i loro appelli, perché oggi nella nostra società la solitudine, la depressione, la mancanza di senso uccidono più dell’indigenza e della fame. Così come la nostra anima ha bisogno di trovare quiete in qualche forma di interiorità e di speranza che vada oltre il dolore e la morte.
La metafora del pane, scelta da Gesù perché si tratta dell’alimento base del suo popolo e la Bibbia è piena di richiami a essa, tornerà ancora nel Vangelo delle prossime due settimane, ribadendoci che è proprio quello spirituale il cibo più importante, perché riempie la vita conducendoci a quella eterna di Dio.
E, per noi cristiani, proprio Gesù è il nutrimento indispensabile, attraverso parole chiarificatrici e incoraggianti, attraverso la forza interiore della sua vicinanza, attraverso la pace che il suo orizzonte di vita ci può trasmettere. Qualunque ostacolo, fatica e croce possiamo incontrare. «Ci hai fatti per te, e il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in te» (S. Agostino).
COLLETTA
Mostra la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo,
che ti riconosce creatore e guida; rinnova l’opera della tua creazione
e custodisci ciò che hai rinnovato.
Per Cristo nostro Signore. Amen .
O Dio, che affidi al lavoro dell’uomo le risorse del creato,
fa’ che non manchi il pane sulla mensa dei tuoi figli, e risveglia in noi il desiderio della tua parola.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
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