-Il tempo estivo che si apre è per tanti di noi l’occasione per rallentare un po’ i ritmi quotidiani e per cambiare aria, godendo del rapporto con la natura che, nonostante sia messa a dura prova dall’opera distruttiva dell’uomo, sa ancora offrirci sprazzi di bellezza e di stupore che rigenerano il cuore.
-Gesù, per parlare del regno di Dio, si serviva molto di parabole, che nascevano dall’osservazione della natura. Del resto, la creazione è per noi la prima Bibbia, il libro della rivelazione di Dio offerta a tutti gli uomini, credenti o non credenti, di fede cristiana o di altre religioni. Sarà bello se ognuno di noi in questo periodo di vacanze potrà fermarsi a contemplare l’opera di Dio attraverso la bellezza del creato.
-Oggi Gesù ci fa porre l’attenzione sul processo di crescita del seme nel terreno, per spiegarci il dinamismo del regno di Dio che cresce nella storia. Ci fa scoprire che Dio non è lontano, ma molto vicino; che non è troppo grande per noi, perché si è fatto infinitamente piccolo; che i suoi tempi sono diversi dai nostri, per cui occorre attendere e pazientare, come fa il contadino che getta il seme nel terreno. Certe volte ci sembra che Dio non risponda, che non agisca, che non faccia nulla, che non ci sia. Ma come il seme nascosto nel terreno, Dio opera in modo nascosto, così che noi non ce ne rendiamo conto: «dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce». L’uomo non sa come avvenga, ma sa che è così: se ne accorge perché vede da un giorno all’altro nascere la vita.
-Questo fenomeno lo vediamo realizzarsi in modo speciale e meraviglioso con l’annuncio della Parola di Dio. Come diceva il canto al Vangelo, «il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo». La famosa parabola del seminatore insiste proprio sulla potenza della Parola di Dio nel cuore degli uomini. Quando noi annunciamo il Vangelo, con le parole e con le opere, entriamo in questo dinamismo misterioso: quel seme della parola che abbiamo sparso entra in azione nel cuore umano. A noi non è dato di vedere come e in che tempi quella Parola agirà. A volte ci sembra che tutto sia stato inutile, perché non vediamo alcun cambiamento.
-Pensiamo anche al processo educativo: a volte come genitori ci si sforza di trasmettere certe regole o certi valori ai figli, ma sembra tutto inutile. Poi magari dopo anni ci si accorge che quella parola e quell’insegnamento hanno dato frutto. Occorre molta umiltà nell’educare e nell’evangelizzare, perché non siamo noi a cambiare le persone, ma solo lo Spirito di Dio.
-Dio ha voluto farsi piccolo per entrare nella storia: ha assunto la condizione umana, si è fatto servo di tutti, si è fatto obbediente fino alla morte di croce. Eppure proprio questa Parola fatta carne, Gesù Cristo, così piccola e impotente, è diventata germe di vita nuova per tutti, ha generato santi, ha cambiato i cuori più induriti, è diventata Spirito di vita nella Chiesa e in tutto il mondo.
-Così Dio continua ad agire nella storia: prende un ramoscello, un granello di senape, cioè i più piccoli e poveri, e con loro fa una storia nuova, operando con potenza nella storia. Umilia l’albero alto e innalza l’albero basso.
-Accogliamo con fiducia il regno di Dio che ancora non vediamo e coltiviamolo con pazienza, ascoltando e annunciando il Vangelo di Gesù in ogni occasione, senza paura, certi che quel seme porterà frutti abbondanti nella nostra vita, fino al giorno in cui non cammineremo più nella fede, ma potremo vedere Dio a faccia a faccia nella nostra vera patria che è il cielo.