E così sei salito al cielo, Signore Gesù. Hai vinto la morte, ma poi te ne sei andato. Sì, hai promesso il Consolatore. Ma noi avevamo bisogno di te in carne ed ossa, per parlarci, guidarci, convincerci.
Eppure tu hai garantito di essere con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo. Ci hai ricordato che quando facciamo del bene a un fratello bisognoso l’abbiamo fatto a te. Hai spezzato un pane, l’hai riconosciuto come il tuo corpo, l’hai distribuito e hai detto ai tuoi discepoli: sarà così ogni volta che rivivrete questa Cena nel mio Nome. Sì, tu ci sei sempre, Signore. Basta alzare gli occhi al cielo, guardare l’orizzonte, immergersi nella bellezza e nella bontà della tua creazione. Basta sintonizzarsi sulla frequenza, ascoltare la tua Parola, cercarti in tutto ciò che è vita intorno a noi. Nell’animo di ogni uomo potremo incontrare la tua scintilla divina: qualcuno sarà più trasparente, qualcuno più opaco nello svelare il tuo volto. Ma in tanti Tu sarai e ci parlerai, guiderai, convincerai. Perché tutti sono per noi un dono, un desiderio di buono, e l’immagine di te.
ALTROVE MA PRESENTE
Come spiegare che Gesù appartiene a Dio, viene da Dio e lì ritorna al termine del suo percorso terreno? Le letture di oggi usano termini vari, tipici del pensiero ebraico. Si riteneva che oltre il firmamento, sopra i cieli, ci fosse il monte di Dio: di qui il «guardare in alto» o «l’essere elevato». La nube era il segno della presenza di un Dio che nessuno (neanche Mosè) poté vedere in volto da vivo. Essere seduti alla destra di Dio (dal salmo 110) significava essere in una posizione invincibile («i nemici come sgabello per i piedi») e certificava che Gesù fosse veramente «il» Messia. Nel racconto dell’evangelista Marco che leggiamo quest’anno, la scena è dominata dall’incarico che Gesù dà ai suoi Apostoli: andare in tutto il mondo e predicare la “Buona Notizia” del Regno di Dio. Come a dire: «Io ho fatto il mio tempo, ora tocca a voi!». Come sempre, a una missione corrispondono i doni che consentono di compierla. In questo caso, oltre alle capacità personali, gli Apostoli accompagneranno le proprie parole con i segni del Cristo: guariranno malati senza temere fatiche e contagi, scacceranno demoni, comunicheranno in lingue mai imparate. Nemmeno il male peggiore (serpenti e veleni) potrà distruggerli. Misteriosamente, la sua partenza non è la sua assenza: egli è, come Dio è, l’Esistente, il Vivente. E continua ad agire insieme ai cristiani, diventati mani e piedi suoi.
MESE DI MAGGIO MESE DEDICATO ALLA MADONNA
A Maria donna dell’ascolto
Maria, donna dell’ascolto rendi aperti i nostri orecchi: fa’ che sappiamo ascoltare la Parola del tuo Figlio Gesù tra le mille parole di questo mondo; fa che sappiamo ascoltare la realtà in cui viviamo, ogni persona che incontriamo, specialmente quella che è povera, bisognosa, in difficoltà. Maria, donna della decisione, illumina la nostra mente e il nostro cuore, perchè sappiamo obbedire alla Parola del tuo Figlio Gesù, senza tentennamenti; donaci il coraggio della decisione, di non lasciarci trascinare perchè altri orientino la nostra vita. Maria, donna dell’azione, fa’ che le nostre mani e i nostri piedi si muovano “in fretta” verso gli altri, per portare la carità e l’amore del tuo Figlio Gesù, per portare, come te, nel mondo la luce del Vangelo.
RACCOLTA FONDI – Fundraising
c/c IT30 D030 6909 6061 0000 0402 664
Intestato a Parrocchia Nostra Signora della Fiducia
Per chi vuole fare una offerta e contribuire alle spese per i lavori di ristrutturazione della chiesa.
Causale: “Offerta volontaria per opere straordinarie chiesa Nostra Signora della Fiducia”