Signore, se rimanessi in te non conoscerei più la notte perché vedrei soltanto luce dall’altezza del tuo cielo.
Se rimanessi in te non temerei più la morte perché vedrei soltanto vita tra le pieghe e le dimensioni misteriose dell’universo.
Se rimanessi in te non mi armerei di ira e tensione e imparerei misericordia dalla pioggia dei tuoi doni.
Se rimanessi in te non soccomberei alla paura e mi abbandonerei alla fiducia in un mondo che ci regala tutto il necessario.
Se rimanessi in te non avrei più bisogno di fare la comunione per imparare a essere pane offerto ai fratelli,
perché questa è la vita e la sua verità.
Se rimanessi in te non tratterrei nulla ma correrei a braccia aperte
per condividere i tuoi doni con chiunque ne abbia bisogno.
Signore, resta con me. Ma forse non è la preghiera più giusta:
Tu vuoi essere con me. Aiutami a restare io in Te.
La Parola di Dio questa domenica ci regala una delle immagini più belle e azzeccate usate da Gesù. Esprime una relazione intima e personale tra Gesù e i suoi discepoli. É un legame vitale: senza la vite che conduce linfa ai singoli tralci, questi seccano. In certi periodi è necessaria la potatura per rinvigorire e fortificare: levare i pezzi inutili, cioè vizi e peccati, è un’operazione talvolta dolorosa, ma servirà a produrre frutti migliori. Rimanere in Cristo significa nutrirci di Lui, della sua Parola e del pane eucaristico, nella preghiera e nell’ascolto della voce della coscienza. Significa sostare nel suo abbraccio, godendo della sua presenza amorevole. Significa essere fedeli, perseverare, aggrapparsi a Lui, quali che siano le situazioni, le difficoltà, le prove che si stanno vivendo. Significa rimanere nella Chiesa, la comunità dei credenti, realizzando la missione che ci ha affidato, cioè il servizio a Dio e agli uomini. Dimostriamo di essere tralci buoni quando «non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità», come scrive san Giovanni; quando operiamo per la giustizia e l’equità nei confronti di ogni fratello, per costruire un mondo in cui, come recita il Salmo, «i poveri mangeranno e saranno saziati»; quando la fiducia in Dio sconfiggerà ogni paura, perché «Dio è più grande del nostro cuore».
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Intestato a Parrocchia Nostra Signora della Fiducia
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Causale: “Offerta volontaria per opere straordinarie chiesa Nostra Signora della Fiducia”