Voglio essere cristiano, o Dio.
Voglio riconoscerti come Padre creatore,
ed esserti grato per doni che mi hai fatto,
seguendo la tua volontà nella gioia.
Voglio sentire tuo Figlio Gesù come fratello maggiore,
seguire le sue Parole come stella
che illumina il cammino,
rinascere alla Sua Vita piena.
Voglio accogliere la presenza del tuo Spirito,
lasciarmi ispirare dalla sua voce,
sentire il calore del suo fuoco.
Voglio sconfiggere ogni male dentro e fuori di me,
lavarmi da ogni scoria e impurità,
dissetarmi di Grazia e di Pace.
Voglio rivestirmi di abitudini virtuose,
immergermi nella vita quotidiana del mondo
Mantenendo pura e nitida la coscienza
del mio percorso. Voglio essere fermo e lungimirante
come un grande re, pio e dignitoso come un buon sacerdote,
coraggioso e radicale come un profeta infervorato.
Per questo voglio ricordare il mio Battesimo
e rivivere la sua forza ogni giorno,
per essere un cristiano consapevole e operoso
nella realizzazione del tuo Regno.
La narrazione del battesimo di Gesù, per analogia, ci porta a ripensare al nostro, ma soprattutto al valore che ciascuno di noi gli dà oggi. Ossia, cosa significa per noi essere battezzati? Portare l’etichetta di cristiani, almeno quando ci conviene, nella difesa dei propri privilegi o presunti diritti? Sentirsi protetti da Dio, come una specie di assicurazione contro i rischi terreni e per una corsia privilegiata verso il paradiso? Aver rispettato una tradizione culturale o religiosa, magari per l’insistenza dei parenti? Le risposte non sono secondarie, e vengono al pettine quando ci troviamo a decidere per il battesimo di figli e nipoti. Quello di Gesù non fu un semplice rito, ma punto di svolta della vita. Da sempre Gesù era fedele a Dio, ma ora iniziava una nuova missione: annunciare la paternità e l’amore di Dio per tutti, con i fatti e con le parole. A questa missione Gesù non abdicò mai. I cristiani con il battesimo hanno ricevuto gli stessi doni che ricevette lui: la conferma di essere figli amati di Dio; lo Spirito Santo come forza interiore trasformante, per assimilarci a Lui, camminando verso la santità. La domanda che dovremmo sempre porci, come battezzati, è suggerita dal Vangelo: il Padre si può compiacere di noi? È visibile il nostro impegno nel seguire i suoi comandamenti e la sua giustizia? Sta a noi semplicemente ricordare il battesimo o viverlo.