Signore,
cos’è, fuor di metafora,
l’olio di cui parli nella parabola?
Quali scorte saranno necessarie
per entrare nel tuo Regno?
Cosa non deve venire a mancare nella nostra vita?
L’olio è il gusto per le cose che facciamo,
l’amalgama sapiente della nostra vita.
L’olio è il lubrificante delle relazioni,
ammansisce ciò che è spigoloso,
ovatta i rumori dei pettegolezzi,
unisce l’impasto dell’umanità.
L’olio si prende cura del corpo,
lenisce il dolore, sistema ciò che è spezzato.
L’olio colora il quadro della vita,
rende vivace ciò che è buio,
caldo ciò che è freddo,
gioioso ciò che è triste.
L’olio è frutto di un lungo lavoro,
è attesa del tempo opportuno,
è raccolta e spremitura,
e sapienza di conservazione.
L’olio è segno sacro,
è chiamata a essere strumento di Dio,
umile servo dell’umanità.
L’olio è l’Amore.
Il Signore verrà, ne siamo certi. Un giorno si concluderà il nostro percorso terreno. Con buona probabilità, quando avremo la certezza del giorno e dell’ora, non riusciremo più a realizzare tutto ciò che avremmo voluto, a rimettere tutte le cose a posto, a rimediare a errori o omissioni. Ecco perché l’esortazione di Gesù è preziosa: «Vegliate!». Si tratta di vigilare sulle nostre scelte, da rimettere quotidianamente in ordine di importanza e di urgenza. Si tratta di realizzare ciò per cui siamo al mondo, impegnandoci giorno dopo giorno. Si tratta di essere sempre provvisti dell’olio dell’onestà, della giustizia, dell’amore. Lo descriveva con linguaggio schietto ed energia contagiosa il grande pedagogista americano Leo Buscaglia. «Se vostra moglie desidera un abito di raso rosso, comprateglielo adesso! Non aspettate di ornare di rose la sua bara. Entrate, un giorno, dove c’è lei viva, e inondatela di rose. Buttategliele addosso. Noi continuiamo a rimandare a domani, soprattutto con quelli che amiamo. Vi stancate mai di sentire qualcuno che vi dice: “Ti amo”?. Vi stancate mai di sollevare la tazza del caffè e trovarci sotto un bigliettino che dice: “Sei straordinario”? Vi stancate mai di ricevere una cartolina, non per il vostro compleanno o il giorno di San Valentino, che dice: “La mia vita è molto più ricca perché ci sei tu?”. Il momento per comprare quel vestito è adesso. Il momento per regalare i fiori è adesso. Il momento per fare quella telefonata è adesso. Il momento per scrivere il bigliettino è adesso. Il momento per tendere le mani e toccare è adesso. Il momento per dire “Sei importante per me” è adesso. Perdere una persona cara è un modo doloroso per imparare che l’amore si vive nel presente».