Vieni, Santo Spirito,
Tu sei la novità che opera nel mondo,
la presenza di Dio nei nostri cuori.
Vieni Santo Spirito.
Senza di Te Dio è lontano,
Cristo resta nel passato,
l’Evangelo una lettera morta,
la Chiesa una semplice organizzazione,
l’autorità dominio.
La missione propaganda,
il culto una semplice evocazione,
la condotta cristiana una morale da schiavi.
Vieni Santo Spirito.
Perché quando Tu giungi
il cosmo viene sollevato e geme nel travaglio del regno,
l’uomo è in lotta contro la carne,
Cristo risorto è presente,
l’Evangelo è potenza di vita,
la Chiesa una comunione trinitaria,
l’autorità un servizio liberante,
la missione una pentecoste,
la liturgia memoriale e anticipazione,
l’agire umano continuamente deificato.
Amen.
(Ignazio IV Hazim)
Lo Spirito Santo c’è. Gesù l’ha promesso e Dio l’ha donato alla sua Chiesa il giorno di Pentecoste e tutti i giorni a venire, invocato e trasmesso dai suoi ministri. Lo Spirito Santo ha assistito i credenti, li ha difesi, guidati e consolati nella storia. Li ha riempiti di doni interiori (sapienza, intelligenza, consiglio, fortezza, conoscenza e timore del Signore − Isaia 11,2) e ha portato frutti come amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, domi-nio di sé (Galati 5,22). A guardare la storia, però, dovremmo pensare a un dono a intermittenza. Non sempre, infatti, i cristiani si sono comportati come un corpo solo, secondo l’immagine ideata da San Paolo. Non sempre hanno rinnovato il miracolo dell’unione e della capacità di comprendersi che il giorno di Pentecoste ha riscattato la Babele di lingue, popoli e razze narrata nella Genesi. Non sempre hanno raggiunto «la fine del mondo», cioè le estreme periferie della terra e dell’esistenza, portando rispetto, risanamento e riconciliazione. Non è certo
colpa dello Spirito. Il suo vento soffia a volte leggero, a volte impetuoso, ma sempre libero e incessante. Occorre che le nostre porte e i nostri cuori siano aperti, e ciò dipende da noi. Se nelle nostre comunità c’è valorizzazione dei carismi di tutti, considerazione e lavoro per il bene comune, pace e perdono reciproco, lo Spirito ha lo spazio che Dio vuole. Viceversa, dobbiamo metterci umilmente in ascolto, invocarlo ed essere docili alla sua azione.
Solo così saremo veri cristiani, degni figli di Dio.
Santa Maria, tu non hai conosciuto un Gesù potente. Tu lo hai conosciuto piccolo dentro di te, neonato da nutrire, da tenere in braccio, da riscaldare. Bimbo da amare, il Dio fatto carne ha bisogno di venire amato come un bambino per poter crescere nell’amore.
E tu Maria, hai saputo dargli un amore puro, lo hai amato non per riempire qualche carenza d’amore, ma in forza della pienezza del tuo essere, perché piena di grazia.
Aiutaci ad amare come hai amato tu.
UNA MANO SUL CUORE
Recentemente la nostra Parrocchia ha sostenuto diverse spese straordinarie.
Rifacimento bagno nelle opere parrocchiali € 15.977; pulizia dei tetti dal guano dei piccioni da tetti e pluviali € 1.588; potatura, abbattimento e smaltimento alberi € 3.872.
Il Signore ricompensi coloro che vorranno contribuire, nella misura delle loro possibilità