Qualche volta anch’io, Signore,
vorrei essere tra i fortunati prescelti che tu conduci in disparte,
su un alto monte, dove pochi possono arrivare.
E lì avere tutto chiaro, trasparente e brillante,
alla luce di un sole impensabile che oltrepassa i limiti fisici.
Vorrei, come per visione, la risposta a ogni domanda,
la soluzione a ogni difficoltà, la pulizia da ogni scoria e incapacità.
Vorrei avere l’intera memoria del passato,
la gestione completa del presente, il controllo totale del futuro.
Vorrei fermarmi e restare nel tempo indefinito
a godere di un incontro strabiliante, per il quale – come Pietro –
sarei disposto a dormire all’addiaccio, rendendo lode
e rispettosa riverenza al mio Signore.
Vorrei ascoltare la sua Voce che rende testimonianza sicura
al suo Figlio e ai suoi messaggeri.
Vorrei scansare anche gli ultimi timori, compreso la sensazione
al ritorno che tutto quello fosse soltanto un sogno,
un’illusione, uno scherzo della mente.
Ma la realtà non sarà così.
Io continuerò a viaggiare sull’altalena della vita,
alternando i momenti di convinzione e di dubbio,
quelli illuminati e quelli oscuri,
quelli in preda al sonno e quelli da risvegliato.
E comprenderò il valore della fede, del tentativo, della scommessa.
La certezza in questo mondo è sempre transitoria,
un breve momento di paradiso, l’innesto di un Altrove evidente
solo per il tempo del dì che si alterna alla notte
su questa fragile ma amabile terra.
RICORDO DI PADRE PAUL
Il 28 febbraio padre Paolo Pesenti ha riconsegnato la sua vita al Padre.
Affidandolo alla misericordia del Padre e alla tenerezza di Maria
lo accompagniamo in questo ultimo pellegrinaggio ringraziando
il Signore per il dono della sua vita