«Accresci in noi la fede!». Questa richiesta degli Apostoli a Gesù è una delle preghiere più vere e importanti che possiamo fare. Ci rendiamo conto che la nostra fede è spesso piuttosto limitata. Tuttavia, nella vita concreta, non ci viene chiesto di spostare un gelso o una montagna grazie alla fede. Ci viene chiesto di lavorare con spirito di servizio e umiltà, con giustizia e carità, proprio per la nostra fede: crediamo in un Dio corretto e generoso, che ha messo le ricchezze del mondo a nostra disposizione.
Sì, in questo mondo la fede è messa a dura prova dai peccati degli uomini. Dalla terra sorge il grido di Abacuc, che 600 anni prima di Cristo implora l’intervento di Dio davanti a «rapine, violenza, liti e contese». La risposta del Signore è chiara: è questione di tempo, il male ha una scadenza, la salvezza certamente verrà. La fede consente di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di vivere l’attesa appoggiati alla sicurezza della fedeltà del Signore.
La fede aiuta a perseverare nel proprio cammino, senza lasciarsi bloccare dal buio che si incontra, dai giudizi e dalle pretese degli altri; la fede consente di ridurre la portata delle paure e dei condizionamenti; la fede ci consente di vivere con serenità come bimbi tra le braccia dei propri genitori. Davvero la fede è un dono che non dovremmo mai smettere di invocare.
Signore, io credo,
io voglio credere in te.
Signore, fa’ che la mia fede sia piena, senza riserve,
e che essa penetri nel mio pensiero,
nel mio modo di giudicare
le cose divine e le cose umane.
Signore, fa’ che la mia fede sia libera,
che abbia il concorso personale della mia adesione,
accetti le rinunce e i doveri che essa comporta
e che esprima l’apice decisivo della mia personalità.
Signore, fa’ che la mia fede sia forte,
non tema le contrarietà dei problemi,
onde è piena l’esperienza della nostra vita
avida di luce,
non tema le avversità di chi
la discute, la impugna, la rifiuta, la nega;
ma si rinsaldi nell’intima prova della tua verità,
resista alla fatica della critica,
si corrobori nella affermazione continua
sormontante le difficoltà dialettiche e spirituali,
in cui si svolge la nostra temporale esistenza.
Signore, fa’ che la mia fede sia gioiosa
e dia pace e letizia al mio spirito,
e lo abiliti all’orazione con Dio
e alla conversazione con gli uomini,
così che irradi nel colloquio sacro e profano
l’interiore beatitudine del suo fortunato possesso.
Signore, fa’ che la mia fede sia operosa
e dia alla carità le ragioni della sua espansione morale,
così che sia una vera amicizia con te
e sia di te nelle opere, nelle sofferenze,
nell’attesa della rivelazione finale,
una continua ricerca,
una continua testimonianza,
un alimento continuo di speranza.
Signore, fa’ che la mia fede sia umile.
(san Paolo VI)
La liturgia di oggi mette in evidenza un aspetto fondamentale della vita del cristiano: la fede. Essa ci permette di essere forti e pazienti di fronte alle sofferenze e alle persecuzioni, di comprendere la volontà di Dio e di realizzarla, di lasciarci illuminare nel conoscere le verità rivelate, per viverle.