C’è una sorta di confusione, nella gente, tra la bontà e il buonismo. E vale anche per l’immagine che abbiamo del Dio che ci ha presentato Gesù. Il fatto che sia Padre, che ami incondizionatamente, che perdoni sempre, non significa che per lui la nostra scelta tra il bene e il male sia indifferente. Gesù è venuto sulla terra per sconfiggere il male in tutte le sue forme, compresa quella della vendetta. Pur ritenendo tutti fratelli, si è sempre schierato dalla parte delle vittime, dei deboli, degli ultimi. Ogni peccato grida la sua ingiustizia davanti a Dio. Egli non rimane lontano, ma scende a condividere sofferenza umana e spalanca le porte della risurrezione.
Non ci stupisca l’immagine forte di un fuoco purificatore che Gesù usa nel Vangelo, né la constatazione di aver portato la divisione all’interno delle famiglie e del suo popolo. Con il male non ci possono essere compromessi: o lo si accetta o lo si respinge. O si sceglie di essere umani, mettendosi nei panni di chi è trattato senza considerazione e rispetto, o si sceglie di imbestialirsi, cioè di mettere da parte l’etica di chi vede in chiunque una persona.
La pace di Gesù non è la comoda tranquillità del disimpegno, ma la serenità di aver lottato con tutte le forze contro il male e aver fatto posto al bene in sé e fuori di sé. La pace di Gesù non conquista e non è conquistata da tutti. Speriamo lo sia per noi.
Santa Maria, piena della Presenza di Dio,
durante i giorni della tua vita accettasti
con tutta umiltà la volontà del Padre,
e il Maligno mai fu capace di imbrogliarti con le sue confusioni.
Già insieme a tuo Figlio intercedesti per le nostre difficoltà
e con tutta semplicità e pazienza ci desti un esempio di come dipanare la matassa delle nostre vite.
E rimanendo per sempre come Madre Nostra
poni in ordine e fai più chiari i legami che ci uniscono al Signore. Santa Maria, Madre di Dio e Madre nostra,
tu che con cuore materno sciogli i nodi che stringono la nostra vita,
ti chiediamo di ricevere nelle tue mani… (dire la grazia che si desidera)
e che ci liberi dai legacci e dalle confusioni
con cui ci tormenta colui che è nostro nemico.
Per tua grazia, per tua intercessione,
con il tuo esempio liberaci da ogni male,
Signora nostra, e sciogli i nodi
che impediscono di unirci a Dio affinché,
liberi da ogni confusione ed errore,
possiamo incontrarlo in tutte le cose,
possiamo tenere riposti in lui i nostri cuori
e possiamo servirlo sempre nei nostri fratelli. Amen
(Con imprimatur di mons. Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires)
«Il nostro compito non è quello di essere popolari o di essere considerati influenti, bensì quello di pronunciare le più profonde verità che conosciamo». Sono parole di padre Dan(iel) Berrigan, gesuita americano in prima linea per la difesa della vita, in ogni campo. È stato famoso per le proteste simboliche e non violente contro la guerra in Vietnam (sottrasse e bruciò 378 documenti di chiamata alla leva), che gli costò tre anni di carcere, e quelle successive nei paesi del Golfo Persico e in Afghanistan; ma pure contro le multinazionali degli aborti e gli abusi del capitalismo finanziario. Ad esso unì le consuete attività pastorali, da insegnante ad assistente spirituale tra i malati terminali e quelli di AIDS.»
CON LUI O CONTRO DI LUI
Gesù è il «principe della pace» che viene da Dio, il pastore dell’unico gregge, che vuole fare di tutti i figli di Dio dispersi un’unica famiglia. Ma gli uomini di fronte a lui sono chiamati a scegliere se stare con lui oppure no. Già il vecchio Simeone aveva profetizzato che il Messia sarebbe stato «segno di contraddizione». Per questo gli uomini di fronte al Vangelo si divideranno e coloro che rifiutano il Signore saranno contro i suoi discepoli, fino alla fine dei tempi.
LA GIOIA DEL VANGELO
La gioia del vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù.
Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia.
In qualsiasi luogo e situazione ci troviamo, rinnoviamo il nostro incontro personale con Gesù Cristo o, almeno prendiamo la decisione di lasciarci incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta.
Non c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui, perché “nessuno” è escluso dalla gioia portata da Signore.
(papa Paolo VI)