Spesso è la prima cosa cristiana che ci è stata insegnata da bambini: il «segno della croce» è in realtà la prima professione di fede nella santissima Trinità. Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo, indissolubilmente legati da una relazione continua di compresenza, unità, amore.
Credere nella Trinità non significa però soltanto accettarne il mistero, riconoscere l’onnipotenza del Padre e la divinità di Gesù Cristo, confidare nel dono dello Spirito Santo attraverso i Sacramenti della Chiesa. Significa piuttosto accogliere nella propria vita la dinamica della Trinità. Capire che noi siamo vere persone umane quando ci mettiamo in relazione con gli altri, quando riduciamo lo spazio del nostro io e facciamo tesoro della ricchezza altrui, senza rimanere ancorati a ciò che abbiamo, siamo e sappiamo, che trova un senso migliore e maggiore quando è donato a chi ci circonda.
Essere cristiani «nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo» significa realizzare con la propria vita l’amore creativo e incondizionato del Padre; la fede, la giustizia e la carità del Figlio; la verità, la fantasia e la vitalità dello Spirito Santo. Significa fare tesoro del passato, operare senza timori nel presente e dare al futuro lo spazio per essere migliore. Significa sapere con certezza che non siamo mai soli, abbandonati a noi stessi, e impossibilitati a raggiungere pace e felicità.
Dio, o beata Trinità.
Seme, albero, frutto,
o beata Trinità.
Tutto viene dall’Uno,
tutto è per l’Uno,
tutto è nell’Uno,
o beata Trinità.
Ingenerato dall’eternità,
generato da tutta l’eternità,
generato perché tutto sia eterno,
o beata Trinità.
Tu comandi di creare,
tu crei, tu il creato ricrei,
o beata Trinità.
O Padre, sei per tutti la sostanza,
o Figlio, per tutti sei la vita,
o Spirito, per tutti sei salvezza,
o beata Trinità.
Colui che ascende al cielo è Cristo;
colui che dal cielo discende è sempre Cristo;
Cristo non è dall’uomo, ma fino a lui si estende,
o beata Trinità.
Lui tutti preghiamo,
e l’Uno noi preghiamo,
l’Uno che è Padre e Figlio e Spirito,
o beata Trinità.
Liberaci, salvaci, giustificaci,
o beata Trinità.
(Gaio Mario Vittorino, teologo)
Lunedì 13 giugno in parrocchia
IL SALUTO DI COMMIATO DEI RAGAZZI DI “CASA GIOVANI”
Noi ragazzi di Casa Giovani vi invitiamo ad un momento di saluti e ringraziamenti prima del nostro trasloco,
Lunedi 13 giugno alle ore 19 presso gli ambienti della Casa.
Ci sarà un momento di preghiera insieme e a seguire buffet in cui ognuno se vuole può portare qualcosa da bere o mangiare!
Vi aspettiamo.