-Una breve riflessione che ci aiuta a far risuonare questo lungo Vangelo nella nostra vita e nella storia concreta che stiamo vivendo. Ascoltando il racconto della passione del Signore rischiamo sempre di fermarci al sentimento di pietà sincero ma un po’ distaccato nei confronti di fatti lontani nel tempo. Il Vangelo invece è sempre luce per l’oggi, e oggi ci è stata annunciato Gesù crocifisso, scandalo per i credenti e pazzia per i non credenti.
-Questo scandalo e questa pazzia possiamo sentirli in modo particolare in questo tempo buio, in cui le tragiche vicende della guerra ci pongono tanti interrogativi dal punto di vista etico. Come si deve reagire di fronte ad un’ingiusta aggressione? Come esercitare la legittima difesa per sé e per gli altri?
-Conosciamo tutto il dibattito sulla fornitura di armi al Paese aggredito e sulla decisione dei nostri Stati di accrescere le spese per gli armamenti. Il Vangelo non si sostituisce certo alla politica; ma dobbiamo chiederci se come cristiani il Vangelo non abbia proprio nulla da dirci su questi temi e non abbia il preciso compito di illuminare le coscienze di tutti perché la politica sia un vero servizio al bene comune e alla pace.
-Entrando nell’ora del potere delle tenebre, Gesù invita i discepoli a scelte radicali. Se prima vi ho mandati in totale povertà per sperimentare la provvidenza di Dio, ora vi invito a fornirvi di borsa e di spada, anche a costo di rinunciare al mantello per coprirvi. Cosa significa? Gesù si esprime in termini spirituali: di fronte alla grande prova della persecuzione e della morte, occorre che tu ti procuri quella borsa che non invecchia, quel tesoro conservato per te in cielo, che nessuno può rubarti, rinunciando se necessario a tutto il resto. Per la lotta devi procurarti la spada dello Spirito, la verità che vince sulla menzogna, la fiducia che vince sulla paura. Lasciati guidare dalla luce della Parola di Dio: è la spada a doppio taglio che raggiunge il cuore dell’uomo e ne scruta i sentimenti profondi.
-La risposta dei discepoli assomiglia alla nostra: «Signore, ecco qui due spade»: ma Gesù taglia corto: non sarà la logica della violenza a vincere sul male. Gesù entra nella lotta nell’orto degli ulivi insegnandoci come vada affrontato il male che ci viene addosso. E tutto il racconto della Passione ci mette di fronte a questo insegnamento, fatto non di parole, ma di scelte concrete, di amore e di perdono.
-Signore, la parola della croce ci scandalizza, mette in luce la nostra distanza da te, la nostra logica mondana, che ci porta a rispondere al male con la vendetta, alla violenza con la violenza, a partire dalle piccole cose. Ma mette in luce soprattutto il tuo amore inaudito per noi. Come a Simone, tu ci riveli che il diavolo viene a cercarci per metterci alla prova; ma ci dici anche che questa prova noi possiamo superarla, non con le nostre forze e la nostra presunzione di fedeltà, ma per il tuo grande amore. Fa’ che, superata la prova, confermiamo anche i nostri fratelli.