Se sei da solo nella preghiera, abbi cura di trovare un momento e un luogo in cui non sei disturbato.
Dai tempo e spazio al Signore e all’ascolto della sua parola.
Se siete in più d’uno, cercate anche di curare il luogo, perché la vostra attenzione sia aiutata dal silenzio e possa
raccogliersi per l’ascolto. Può aiutare un’immagine sacra, una candela, qualcosa che catalizzi l’attenzione.
Occorrerà anche dividersi i compiti, tra una guida, un lettore e tutti i presenti, insieme o uno alla volta.
Introduzione
Guida: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti: Amen.
Il Signore è in mezzo a noi. Invochiamolo per avere la vita.
R. È in te, Signore, la sorgente della vita.
Oracolo del peccato nel cuore del malvagio:
non c’è paura di Dio davanti ai suoi occhi;
perché egli s’illude con se stesso, davanti ai suoi occhi,
nel non trovare la sua colpa e odiarla.
Signore, il tuo amore è nel cielo,
la tua fedeltà fino alle nubi,
la tua giustizia è come le più alte montagne,
il tuo giudizio come l’abisso profondo:
uomini e bestie tu salvi, Signore.
Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio!
Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali,
si saziano dell’abbondanza della tua casa:
tu li disseti al torrente delle tue delizie.
È in te la sorgente della vita,
alla tua luce vediamo la luce.
Riversa il tuo amore su chi ti riconosce,
la tua giustizia sui retti di cuore.
Non mi raggiunga il piede dei superbi
e non mi scacci la mano dei malvagi.
Ecco, sono caduti i malfattori:
abbattuti, non possono rialzarsi.
Guida: O Dio, sorgente della vita, fa’ che ascoltando il tuo Figlio, Parola di verità, giungiamo alla luce che
non ha fine. Per Cristo nostro Signore.
Tutti: Amen.
Ascolto
Lettore: Dalla seconda lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi (3,1-18)
Cominciamo di nuovo a raccomandare noi stessi? O abbiamo forse bisogno, come alcuni, di lettere di
raccomandazione per voi o da parte vostra? La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori,
conosciuta e letta da tutti gli uomini. È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi,
scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma su tavole di cuori
umani.
Proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. Non che da noi stessi siamo
capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, il quale anche
ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la
lettera uccide, lo Spirito invece dà vita.
Se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu avvolto di gloria al punto che i figli d’Israele non
potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore effimero del suo volto, quanto più sarà
glorioso il ministero dello Spirito? Se già il ministero che porta alla condanna fu glorioso, molto di più
abbonda di gloria il ministero che porta alla giustizia. Anzi, ciò che fu glorioso sotto quell’aspetto, non lo
è più, a causa di questa gloria incomparabile. Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo
sarà ciò che è duraturo.
Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza e non facciamo come Mosè che poneva un
velo sul suo volto, perché i figli d’Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero. Ma le loro
menti furono indurite; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, quando si legge
l’Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. Fino ad oggi, quando si legge Mosè,
un velo è steso sul loro cuore; ma quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto. Il Signore
è lo Spirito e, dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in
uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria,
secondo l’azione dello Spirito del Signore.
Osserviamo qualche istante di silenzio, rileggendo personalmente il brano
Commento
* Scrivendo ai cristiani di Corinto, Paolo si trova a dover giustificare una mancata visita alla loro comunità; al tempo
stesso, deve confrontare il proprio apostolato con quello dei suoi avversari, venuti dal giudaismo, molto abili nella
predicazione. Questi portano la comunità a legarsi alle pratiche legali del giudaismo, screditando la predicazione di
Paolo e la sua “paternità” spirituale nei confronti della comunità.
* Paolo e i suoi collaboratori non hanno bisogno di scrivere lettere di raccomandazione per farsi ben volere e per
convincere i dubbiosi: la loro lettera di presentazione sono gli stessi cristiani di Corinto, che per mezzo loro hanno
incontrato Gesù Cristo e vivono una vita nuova.
* Paolo mette a confronto l’antica alleanza, fatta da Dio per mezzo di Mosè con il dono della Legge, e la nuova
alleanza, non più scritta su tavole di pietra, ma nei cuori grazie al dono dello Spirito Santo. Se la prima fu gloriosa,
quanto più quest’ultima! Occorre strappare il velo che copre gli occhi del popolo di Israele, il velo del legalismo
religioso, perché tutti vedano la pienezza della Gloria del Signore.
Spunti per la riflessione personale
* Come vivo il mio rapporto con il Signore? Come un insieme di leggi da rispettare o come una relazione di
amore e di vita?
* In quali ambiti della mia vita e della vita della Chiesa occorre liberarsi da una concezione legalistica per
lasciarsi guidare dallo Spirito?
* Come questo tempo di Quaresima può essere per me una palestra di libertà sotto l’azione dello Spirito di Dio?
Condivisione
Se siete in più di uno coinvolti in questo momento di preghiera, condividete un pensiero che la Parola di Dio vi ha suscitato,
per aiutarvi insieme a vivere come figli di Dio. Se invece sei da solo, rispondi direttamente al Signore che ti ha ispirato. Se ti
fa piacere, prova di raccontare anche solo al parroco quello che la preghiera ti ha suscitato, in una occasione in cui ci si può
incontrare.
Preghiera
Dalla condivisione sgorga la preghiera: ognuno può esprimere intenzioni spontanee da rivolgere a Dio,
alle quali tutti rispondono: Ascoltaci Signore.
Preghiere spontanee
Guida: Obbedienti alla Parola del Signore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire:
Tutti: Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti,
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
Guida: Donaci, o Padre, lo Spirito del tuo Figlio, perché ascoltando la tua Parola e compiendo la tua volontà
raggiungiamo la vera libertà. Per Cristo nostro Signore.
Tutti: Amen.